Le Fiabole

Fiabole, racconti parlanti

Z … La zebra Zoe e la zanzara Zita

150 150 Silvia Ferrari

Una zebra di nome Zoe, viveva in uno zoo con molti altri animali. Aveva la gabbia molto grande e tutti la coccolavano ed ammiravano la sua bellezza. Era un pochino vanitosa ma, si sa … non tutti gli animali hanno la pelle a strisce!

Zoe amava ascoltare la musica, ma era sempre disturbata da una zanzara che volava vicino alla sua gabbia. Allora Zoe chiese alla zanzara: “Perché voli sempre qui, come ti chiami? Io sono la zebra Zoe”.

“Io sono la zanzara Zita, volo vicino a te perché mi piace guardare la tua pelle a strisce bianche e nere. Mi piace la musica che ascolti”.

Zoe stava per risponderle male, avrebbe voluto dirle di andarsene lontano, ma vedendo la tenerezza della zanzara Zita, decise di diventare sua amica.

Da quel giorno la zebra e la zanzara ascoltavano musica insieme e ballavano felici nello zoo facendo sorridere tutti!

V … Valeria a Venezia

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Valeria voleva andare a visitare la città di  Venezia. In un giorno di sole,  indossò un bellissimo vestito con le farfalle colorate, lo chiuse  con un pezzetto di velcro e prese la valigia per mettere gli oggetti di cui avrebbe avuto bisogno in viaggio. Aveva preparato venti vestiti colorati,  un vaso per mettere fiori profumati ed un vasetto di nutella. Poi prese un vassoio e lo riempì di torta viennese, la coprì con una velina, chiuse le porte e le finestre di casa con la vite e uscì. Infine sistemò sul cancello una ventosa per tenerlo chiuso e partì.

Arrivò a Venezia e comprò per la sua amica Vanessa un ventaglio con le immagini della città ed un vestito verde.

Valeria tornò a casa dopo tre giorni felice di aver visitato la città di Venezia, aveva visto anche le maschere del famoso Carnevale della città e le erano piaciute moltissimo.

U … Ubaldo, uovo ubbidiente

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Ubaldo era un uovo piccolo ma molto ubbidiente. Viveva con la mamma, il papà e i suoi tre fratelli in un cestino a  forma di uovo.

Ubaldo era sempre allegro, era sempre ubbidiente, la mamma chiedeva un favore e lui diceva sempre di sì. Un giorno si avvicinò un uomo al cestino e prese uno dei suoi fratelli che era scappato fuori, allora la mamma chiese ad Ubaldo di andare a riprenderlo.

Così l’uovo ubbidiente, andò, chiamò il fratello che si trovava vicino ad una pentola, gli disse di tornare nel cestino e la mamma lo ringraziò. L’uomo vide la scena e rimase colpito dall’uovo ubbidiente, così lasciò lui e la sua famiglia liberi di rotolare in giardino sotto il sole.

 

 

 

T … Tortina, la tigre paurosa

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Una tigre di nome Tortina, aveva paura perché sul suo tablet vedeva sempre immagini  di un tirannosauro, un tapiro ed un topo. Urlava e diceva: “ Aiuto, qualcuno mi salvi!” e prendeva un tovagliolo per asciugarsi le lacrime. Poi scriveva su un taccuino tante parole per farsi  coraggio: “ Non devo avere paura perché sono solo immagini”.

Una sera sentì squillare il telefono, era la sua amica tigre Tina che la voleva invitare a casa sua a bere una tazza di tè.

Tortina allora, prese una bottiglia vuota e la riempì di tè, poi mise il tappo, prese della tempera  e scrisse una dedica su un biglietto: “ Alla mia cara amica Tina, regalo questo tè ed un temperino”. Per arrivare a casa di Tina, doveva passare in un tunnel azzurro e dopo tre curve eccola arrivata! Bussò tante volte ma Tina non rispondeva.

Allora entrò dalla porta sul retro, vide Tina sdraiata sul divano perché non stava bene. Tortina prese un termometro per misurare la febbre. Era altissima, così prese un tovagliolo, lo bagnò con acqua fresca e lo mise sulla fronte della tigre Tina. Restò con lei tutta la notte ed al mattino la febbre era scesa. Le due amiche allora riuscirono finalmente a bere il tè e Tortina dimenticò la paura del tirannosauro, del topo e  del tapiro.

S … Un serpente a scuola

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Ieria scuola, mentre i bimbi stavano giocando, è stato avvistato un serpente. Si è affacciato alla porta della  classe e  all’inizio i bimbi si sono  spaventati, poi lo hanno accolto e hanno  ascoltato la sua storia. Il serpentello piangeva perché tutti gli animali lo prendevano in giro.

Un giorno una tartaruga lo aveva fatto inciampare in un secchiello pieno d’acqua. Un altro giorno, la zebra aveva organizzato una gara di salti, ma  il serpente non poteva giocare, non aveva le zampe per saltare!

Una mattina, invece di asciugarlo con le salviettine, la scimmia gli aveva dato uno straccio ed uno stuzzicadenti per lavare i denti. Allora i bimbi per aiutarlo hanno  preso un sapone ed una spugna e lo hanno lavato e rinfrescato. Poi hanno  pettinato il serpente con la spazzola,  preparato un sacchetto con qualcosa da mangiare e lui era felicissimo perché spesso gli davano un sasso come cibo, per ridere di lui.

Il serpente era davvero contento di aver conosciuto nuovi amici e aveva deciso di restare aavivere nel giardino della scuola, in una piccola buca scavata apposta per lui.

R … Il rinoceronte Rino

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Un rinoceronte di nome Rino amava giocare a tennis con la sua racchetta rossa.  Al termine di ogni allenamento, ascoltava la musica dalla radio che gli aveva regalato la sua amica Rama. La canzone preferita di Rino era il rock and roll, cantava e ballava, si divertiva moltissimo.

Viveva in una roulotte che aveva quattro grandi ruote. A colazione e a pranzo, mangiava riso rosso, per cena invece riso rosa, alle fragole! Che buono, gli piaceva tantissimo.

Di pomeriggio, curava il suo bellissimo roseto e controllava con il righello di quanti centimetri erano cresciute le rose rosse. Rino era felice di  prendersi cura dei suoi fiori, amava rispettare la natura, gli animaletti e naturalmente le persone.

Rino organizzava sempre merenda per tutti e cucinava: risotto al cioccolato!

 

Q … Il quadrifoglio coraggioso

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C’era una volta un quadrifoglio che passava le giornate a leggere il quotidiano.

Leggeva a volte notizie non molto belle e così decise di aiutare chi era in difficoltà. Un giorno aveva letto che era stato rubato un quadro da una banda di quattro ladruncoli e nessuno aveva le loro tracce.

Il quadrifoglio allora decise di scrivere sul suo quaderno tutte le persone che aveva visto vicino a quel museo in cui era stato rubato il quadro.

Dopo alcuni giorni, il quadrifoglio vide quattro persone sospette vicino agli studi televisivi in cui  avrebbero giocato ad un quiz. Il quadrifoglio si avvicinò e capì subito le loro intenzioni: volevano  i soldi della vincita. Allora avvisò gli organizzatori che scoprirono la banda di ladri e recuperarono il quadro rubato.

Il quadrifoglio venne premiato con una spilla con quattro petali brillanti, tutti lo chiamarono da quel giorno il quadrifoglio coraggioso e lo era considerarono un eroe.

 

 

P … La pentola impazzita

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In una cucina, una pentola continuava a borbottare perché un palloncino volava in continuazione e lei voleva dormire. Allora la signorina porta, un giorno chiuse a chiave e mise il portachiavi vicino ad una paletta, per nasconderlo da tutti così nessuno avrebbe potuto entrare in cucina.

Una sera però, si sentivano rumori strani: la signorina porta aprì e vide una gran confusione. I piatti facevano saltare la pasta, due palline rimbalzavano, il signor polsino con la pila faceva luce ad un portapenne che voleva ballare. La povera pentola si mise un paraorecchie per non sentire i rumori ma non serviva a niente. Ad un tratto la pentola impazzita, alzò il coperchio e si mangiò tutti gli amici rumorosi.

Finalmente silenzio, la pentola poteva riposare! Dentro di lei però qualcosa non andava: nessuno era contento di stare rinchiuso, poi c’era troppo silenzio. La pentola allora fece uscire i suoi amici e disse a tutti che si sentiva sola e triste senza i rumori. Tutti si abbracciarono e da quel giorno la pentola, le palline, i piatti, la pasta, il palloncino, la pila, il polsino, il portapenne, il portachiavi, il paraorecchie e la paletta vissero felici in cucina !

 

O … L’oca con gli occhiali

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A scuola oca Ombretta era sempre la più lenta e le altre oche la prendevano in giro: “Povera Ombretta, non sa leggere in fretta, le piacciono gli orecchini e scambia sassi per panini, vede otto anziché tre, solo che non sa perché”.

Ombretta si rattristava, allora una sera  mentre mangiava pane con l’olio, disse alla mamma: “Mammina io non ci vedo bene”. La mamma la portò dal dottor Orsini, un oculista che le disse di comprare degli occhiali ad Ombretta.

Passarono ottanta giorni, era difficile realizzare occhiali per oche!

Poi finalmente Ombretta, si presentò a scuola con gli occhiali, vedeva benissimo e le stavano anche molto bene. Vedeva le ore dell’orologio, le altre amiche oche, i dolcetti a forma di otto, tutto questo grazie ai suoi fantastici occhiali color oro.

 

 

 

N … I nani Nella e Nello

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Un giorno due simpatici nanetti stavano passeggiando nel bosco in città  e trovarono un nido .

Allora Nella disse a Nello: “ Guarda che bello, l’avrà perso qualche uccellino!”

Nello allora lo raccolse e lo posò vicino ad un albero dove c’erano molte noci. Nella  aveva molta fame e propose a nello di mangiare le noci mentre aspettavano l’arrivo di qualche uccellino per  recuperare il nido. Ma all’improvviso arrivò un nibbio che voleva rubare il nido, ma nello e nella lo fecero volare lontano.

Finalmente videro volare vicino al nido un uccellino nero, che doveva rimettere il nido sul ramo. Nella prese il nastro rosso dai suoi capelli e legò il nido per aiutare il piccolo uccellino, che felice ringraziò i due nanetti.

Un suono di nacchere fece ricordare a Nello e Nella che era giunto il momento di  partire con la nave per andare a Napoli e lasciare i Navigli, luogo in cui avevano vissuto fino ad ora.

Nello e Nella salutarono l’uccellino nero e partirono felici.