Varie

È arrivato il Carnevale!

150 150 Silvia Ferrari

È arrivato il Carnevale

giochi e canti, questo vale!

Tutti possono scherzare

e frittelle poi mangiare.

 

Pulcinella e Arlecchino

Colombina e Meneghino,

quattro amici in allegria

fanno ai bimbi compagnia.

 

Nel teatrino divertiti

con i trucchi ed i vestiti,

canti e balli sul finale

per il nostro Carnevale!

L’umore ballerino

150 150 Silvia Ferrari

Se mi sveglio di mattina

corro nella mia cucina

colazione faccio in fretta

con il latte e una barretta.

 

Andrò a scuola e son felice

è il mio umore che lo dice

se poi trovo un grande amico

gioco, canto e tutto dico.

 

Basta poi un gran dispetto

e l’umore è sotto il letto

perché e sempre ballerino

cambia spesso il suo faccino!

 

Un dono prezioso

150 150 Silvia Ferrari

C’è una goccia piccolina

tutta rossa, che carina,

la paura ha superato

e coraggio ha dimostrato.

 

Con le amiche si è riunita

per salvare un’altra vita

ha scoperto che donare

vuole dir sempre aiutare.

 

Con un dono assai prezioso

ogni giorno è favoloso

AVIS dona con il cuore

così scorre tanto amore.

 

 

 

La Gentilezza

150 150 Silvia Ferrari

Venne un dì la Gentilezza

sorridendo  salutò,

le rispose la tristezza

che le lacrime asciugò.

 

Con la solita eleganza

Gentilezza incominciò

a parlare di speranza

e anche il mondo si svegliò.

 

Quanti fiori, che bellezza

la tristezza se ne andò,

e con gioia Gentilezza

per le strade camminò.

 

Portò a tutti conoscenza

e i bei modi divulgò

prima l’arte, poi la scienza

tutti quanti contagiò.

 

Fu così che con pazienza

per il mondo lei viaggiò

regalando con sapienza

il suo dono  un altro po’…

Il compleanno

150 150 Silvia Ferrari

Cari bambini, è il mio compleanno

niente dolcetti per voi quest’anno

poche parole che escon dal cuore

per dare a tutti voi buonumore.

 

Il compleanno è un giorno speciale

anche se a tutti sembra normale,

vola nell’aria molta allegria

perché stupenda è la compagnia.

 

Quindi coraggio, festa facciamo

e tutti insieme adesso balliamo

grazie di cuore per l’emozione

ora il finale con una canzone …

 

 

 

Fantasia in poesia

150 150 Silvia Ferrari

Questa mia breve, strana poesia

è la più insolita che ci sia,

parla di tutto o forse di niente

parla di ciò che pensa la gente.

 

Ci son parole in rima baciata

che danno senso alla giornata,

sì, la poesia è proprio questo

la fantasia farà tutto il resto.

 

Così mangiando pasta e polpette

tutte le rime saran perfette

conosceremo nuove parole

che gireranno in tutte le scuole.

 

Ma nelle scuole ci son bambini

che son preziosi più di zecchini

e sanno bene che la fantasia

è una stupenda e strana magia!

 

 

 

 

 

La pazienza

150 150 Silvia Ferrari

La pazienza mi chiamò

tutto il giorno mi aspettò

verso sera poveretta

scappò via in tutta fretta,

ma il mattino si pentì

e tornò di nuovo qui…

Finalmente mi trovò

e con calma mi parlò

io rimasi ad ascoltare

quel che avrei dovuto fare.

Diventammo grandi amici

e ora siamo più felici !

Poema preistorico

150 150 Silvia Ferrari

All’origine del mondo

nulla c’era sullo sfondo,

solo una gigante palla

rossa, arancio, verde e gialla.

 

Il Big Bang l’ha poi scoppiata

e la Terra si è formata,

Paleolitico è iniziato

e con lui anche l’uomo è nato.

 

Primo ominide scavato

fu di donnna ritrovato

lei sa correre e scappare

e col pollice afferrare.

 

Homo Habilis appare

lui che cosa potrà fare?

Con un po’ d’intelligenza

crea utensili da scienza.

 

Homo Erectus ha scoperto

l’elemento a cielo aperto:

caldo fuoco per scaldare

cucinare e illuminare.

 

L’homo Sapiens ha viaggiato

perché il clima era cambiato

prima  caccia e  poi cucina

grandi mucche o selvaggina.

 

Donne san cucir vestiti

con attrezzi più appuntiti,

nelle grotte che stupore

i disegni  ed il colore.

 

Col  Neolitico però

tutto quanto poi cambiò

pietra, ferro e la natura

regalò l’agricoltura.

 

Fu così che piano piano

prima il cranio poi la mano

l’uomo con l’evoluzione

migliorò la situazione.

 

Oggi tutti noi sappiamo

perchè a scuola lo studiamo,

tutti questi avvenimenti

ci hanno reso più sapienti!

 

 

 

 

 

Il serpente divertente

150 150 Silvia Ferrari

C’è un serpente un po’ sbadato

perché ha perso dentro a un prato

la sua coda lunga e liscia

ed ogni lettera che striscia.

Lui tra l’erba ha inciampato

e la ESSE ha tralasciato,

se n’è accorto verso sera:

coda non aveva intera!

Ora Erpente si nasconde

tra le lumachine bionde

ma di notte le furbette

la sua E tagliano a fette!

Così Rpente al nuovo dì

fugge in fretta via di lì,

ma la ERRE si è staccata

per la corsa inaspettata.

Poverino questo Pente

ora non ricorda niente,

chiede aiuto a un usignolo

che la P gli ruba in  volo.

Ente adesso è disperato

anche il gatto l’ha guardato

che con mosse e cento appigli

la sua E mette agli artigli.

Nte certo suona male,

è il suo nome sul finale

così parla con la gru

e la ENNE cade giù.

Te non vuole dire niente

ride forte anche la gente,

ma un bambino intenerito

disegnato gli ha il vestito!

Ci son lettere perfette,

alte, lunghe, larghe o strette,

le sistema ben vicino

sulla pelle al serpentino.

L’animale rincuorato

legge il nome completato,

ora striscia allegramente

perché è proprio un bel SERPENTE !

 

 

 

Lupo Lupastro

150 150 Silvia Ferrari

 

C’era una volta nel bosco nero

un grosso lupo cattivo davvero,

in molte storie è stato citato

ma ora tu sai dov’ è andato?

Il cacciatore di Cappuccetto

quando l’ha visto ha premuto il grilletto,

con il fucile forte ha sparato

ma il grosso lupo non fu ritrovato.

Tre porcellini l’han fatto calare

giù dal camino per farlo bruciare,

e nel fuggire in fondo alle scale

nessuno ha più visto quell’animale.

Sette capretti l’hanno temuto

poi con l’inganno hanno ceduto,

solo il più piccolo si era salvato

e ha ritrovato i fratelli in un prato.

C’era nel bosco un furbo bambino

lo conoscete, certo, è Pierino!

Forte ha gridato: “ Il lupo, aiuto!”

ma più nessuno gli ha creduto.

 

Io, camminando per il bosco,

vicino a un albero che non conosco

ho visto seduto sopra il grano

un animale molto strano.

Sembrava un lupo, allora ho pensato:

“Eccolo è lui, l’ho ritrovato”

Lupo Lupastro non mi guardava

era lì fermo e non camminava.

Il caro Lupastro mi ha visto arrivare

così ha iniziato a raccontare,

ha la memoria un po’ arrugginita

e la sua cosa è abbrustolita.

Al posto di zampe ora ha le ruote

e le sue tasche son sempre vuote.

Dopo la storia dei caprettini,

lupo Lupastro non ha più i canini.

Il folto pelo faceva scintille

che riflettevano nelle pupille,

questo perché i tre porcellini

misero in pentola dei brillantini.

Di Cappuccetto non vuol parlare

il lupo vuole solo dimenticare

e di  Pierino che tanto ha chiamato

non ha notizie dall’anno passato.

Lupo Lupastro ora è invecchiato

molti bambini ha spaventato,

ora riposa e ride di gusto

sotto il suo albero ad alto fusto.

Chi nelle storie di lui narrava

lo descriveva nero e ululava,

lupo Lupastro esiste davvero

ma  il suo pelo è rosso, non nero!

Attende e spera che qualche scrittore

racconti di lui cambiando il colore,

lupo Lupastro forse ha capito

quel brutto tempo ora  è finito.

Ora vi lascio con la certezza

di avere fatto un po’ di chiarezza,

in mezzo al bosco vive beato

non fa paura, ora è invecchiato.

Se un bel dì lo vorrai  salutare

chiudi gli occhietti e fatti guidare,

nel grande bosco della fantasia

così di Lupastro sarai in compagnia!