Carnevale

Ci sia pace, non la guerra!

150 150 Silvia Ferrari

Ho lasciato il mondo fuori dal portone

regalando a tutti i bimbi un’occasione,

Carnevale è entrato aprendo mille porte

tra il pensiero della guerra così forte.

 

Le preghiere che si intrecciano a canzoni

ora destano tra i bimbi le emozioni,

se vogliamo vita e gioia sulla terra

ci sia pace in questo mondo, non la guerra!

Una sorpresa speciale per Carnevale

150 150 Silvia Ferrari


Due amici, Marinella e Gioacchino, in occasione del Carnevale organizzarono uno spettacolo  al teatro “Luna” con canti e balli per far divertire tutti i presenti. Erano travestiti, con maschere, abiti unici e colorati.

Che bello vedere chi si muoveva in modo buffo, chi saltava, chi faceva i movimenti degli animali. Poi smorfie con il viso, canti divertenti e sorrisi luminosi.

Al termine dello spettacolo, tra gli applausi del pubblico, Gioacchino  andò a spegnere tutte le luci del teatro senza farsi vedere da nessuno. Per un attimo salì la tensione. “Che succede?” – chiesero in molti. Ma nel momento in cui le luci si riaccesero, il palco era vuoto. Marinella spiegò che Gioacchino avrebbe dovuto portare un cestino con una sorpresa colorata, ma era accaduto qualcosa. Così, andò a controllare dietro le quinte e trovò Gioacchino con il cestino vuoto che piangeva. “Cosa è successo?” – chiese Marinella. L’amico le rispose che alcuni ragazzini lo avevano spinto a terra e avevano rubato il contenuto del cestino, coriandoli e stelle  filanti,  per andare a divertirsi. Ma ora in teatro niente divertimento, perciò ci voleva una buona idea.

Marinella vide tanti fogli colorati su un tavolino in un angolo, così iniziò a ritagliare delle strisce e dei cerchi. “Ecco qui, coriandoli e stelle filanti realizzati per l’occasione!”

All’annuncio del ritrovamento di Gioacchino, il pubblico in sala attese l’arrivo dei due amici sul palco e tutti ammirarono un’esplosione di stelle filanti e coriandoli. Colori scintillanti avvolsero  i  presenti in teatro.

Che bella sorpresa di Carnevale!

Marinella e Gioacchino poi, proposero di continuare la festa  al ristorante “Salsa piccante” per festeggiare quella magica serata di allegria.

Occuparono tutti i tavoli e all’improvviso, si presentarono i ragazzi che avevano spinto Gioacchino. Avevano il cesto di coriandoli e stelle filanti. “Ci dispiace molto, puoi perdonarci? “. Gioacchino e Marinella si guardarono ed entrambi sorrisero, accolsero i ragazzi alla festa  e scelsero dal menù la pizza “Arlecchino divertente” che era stata inventata proprio per l’occasione.

Era farcita con moltissimi ingredienti e ognuno avrebbe potuto aggiungerne altri. Come dolce gustarono chiacchiere e frittelle, accompagnate da bibite fresche. La serata proseguì con canti, balli e poesie di Carnevale.

La sorpresa di Carnevale era stata strepitosa per grandi e piccini, i ragazzi dispettosi avevano capito il loro sbaglio e avevano rimediato, unendosi alla festa e alla magia!
Il  Carnevale aveva donato allegria a tutti trasformando quella serata nel momento più divertente dell’anno.

 

Per fare una festa

150 150 Silvia Ferrari

Per fare una festa di Carnevale

ci vuole un inizio ed un ………….

Per fare una festa ci vuole allegria

e un grande sorriso ……………….

 

Per fare una festa con balli e ………….

ci vogliono ………… e tante emozioni.

Per fare una festa con travestimenti

ci vogliono ………………………………..

 

Per fare una festa che sia divertente

ci vuole ……………….……………………

Per fare una festa ci voglion ………

e mangeremo  …………………………

 

Per fare una festa ci vuole allegria

ed ogni maschera …………………..

per fare una festa di Carnevale

……………………………………………

 


 

Oggi non riesco proprio a completare la poesia, mi serve il tuo aiuto.

Completa con le parole in rima baciata, osserva il testo, un verso si ripete sempre. Qual è?

Come si chiama la figura retorica usata in questa poesia?

Buon lavoro e buon divertimento!

È arrivato il Carnevale!

150 150 Silvia Ferrari

È arrivato il Carnevale

giochi e canti, questo vale!

Tutti possono scherzare

e frittelle poi mangiare.

 

Pulcinella e Arlecchino

Colombina e Meneghino,

quattro amici in allegria

fanno ai bimbi compagnia.

 

Nel teatrino divertiti

con i trucchi ed i vestiti,

canti e balli sul finale

per il nostro Carnevale!

Carnevale, quale scherzo vale?

150 150 Silvia Ferrari

Il mese di febbraio, corto e pazzerello, spesso accoglie in alcune giornate una festa molto divertente per tutti i bambini: il Carnevale.

A scuola i preparativi non mancano, tanti disegni colorati e divertenti da appendere alle finestre, palloncini colorati realizzati con il cartoncino colorato e persino il teatrino dei burattini.

Il Carnevale, dopo il Natale è la festa preferita di Tommy. Ma stranamente, quest’anno era molto triste. Eva allora, cercava di farlo sorridere, ma arrivati a scuola, Tommy cambiava espressione, Eva cercava di capirne il motivo fino a che un giorno, osservandolo durante un intervallo si accorse che qualcosa davvero non andava.

Vicino al suo fratellino, gironzolavano due bimbetti della sua stessa classe con modi già “da grandi” e prepotenti.

Eva e le sue amiche, con la scusa di passeggiare per i corridoi della scuola si erano avvicinate: “Ciao Tommy, tutto bene fratellino?”

“Sì, sì, tutto ok Eva, a dopo”.

Ma lei, non era convinta di quella risposta e rimase con le sue amiche ad osservare un po’ nascosta cosa stesse accadendo. I due bambini, lo prendevano in giro, gli dicevano “faccia da panino” e molti altri aggettivi che suonavano come insulti offensivi e poco adatti ai bambini di una classe prima della scuola primaria.

A casa allora Eva aveva parlato con Tommy cercando di spiegargli che avrebbe dovuto riferire quanto stava accadendo alle sue insegnanti e a mamma e papà. Ma lui aveva paura, perché quel bullo a scuola, gli faceva dispetti e scherzi senza pensare a quanto fossero dannosi. Poi gli diceva di non dire niente a nessuno, altrimenti avrebbe preso calci e pugni in quantità.

Povero Tommy, rischiava di perdere il suo entusiasmo e la sua allegria proprio nel periodo di Carnevale.

Allora Eva ebbe una fantastica idea: propose alla sua professoressa di organizzare uno spettacolino con delle marionette, lei e le sue amiche avrebbero scritto il copione per i personaggi.

Intanto il problema di Tommy, sembrava passato in secondo piano. Ma il giorno dedicato alla festa di Carnevale a scuola, i personaggi del teatrino, parlavano di prepotenza, scherzi esagerati, bullismo. Tommy capì e prese coraggio, si alzò davanti a tutti e disse: “Bravo Pulcinella, allontana quel bullo. Nessuno dovrebbe essere preso in giro o picchiato. I veri deboli sono i bulli, perché non hanno capito che è meglio avere amici e giocare insieme per imparare e star bene!”.

In quel momento una delle maestre di Tommy disse:

“Purtroppo anche nella nostra classe accade qualcosa di simile, sai caro Pulcinella, ma ora credo proprio che i bulli siano stati scoperti e non proveranno più a fare i prepotenti”.

Al termine dello spettacolo, Eva e Tommy si abbracciarono, Tommy era felicissimo perché grazie all’aiuto di sua sorella Eva tutti avevano capito e lui aveva avuto il coraggio di parlare. La festa di Carnevale si trasformò in un fantastico momento di balli, canti e giochi, i bambini che avevano preso in giro Tommy erano in un angolo da soli, lui allora, con molta tenerezza si avvicinò per chiedere di giocare insieme e mangiare le frittelle.

Che momento emozionante! Tommy aveva dimostrato di essere davvero coraggioso e forte e i bulli, ormai sconfitti, avrebbero dovuto prendere esempio da lui.

Il Carnevale è la festa degli scherzi sani, fantasiosi, creativi e coinvolgenti … e anche negli altri mesi dell’anno si possono fare scherzetti, ma solo per ridere insieme e divertirsi!

 

 

 

Un Febbraio divertente

150 150 Silvia Ferrari

Caro Febbraio porti il Carnevale

con frittelle e coriandoli per giocare

maschere buffe tra le vie e sulle scale

porti  gioia, allegria e ami cantare.

Il Carnevale è una festa strabiliante

ha vestiti di mille colori e caramelle,

Febbraio, mese breve ma importante

riempi i cuori d’amore e cose belle.

Stelle filanti raggiungono il cielo

tutti rendi  felici e spensierati,

caro Febbraio, nascosto da un velo

la sera saluti gli innamorati.