Santa Lucia

La magia di Santa Lucia: educare alle tradizioni

150 150 Silvia Ferrari

In alcune zone d’Italia si festeggia Santa Lucia e anche a Sant’Angelo Lodigiano, domenica 12 dicembre è stato ricreato un villaggio dedicato alla Santa, grazie all’impeccabile organizzazione di Fiesta Brava. Casetta di Santa Lucia, alberi di Natale in legno con decorazioni realizzate dai bambini delle scuole negli anni scorsi, personaggi dei film d’animazione, Elfa Rimastrella, gli asinelli, hanno reso suggestiva la giornata. Babbo Natale, si aggirava nel villaggio per controllare che tutto fosse in ordine e i suoi elfi ballerini, hanno saputo coinvolgere i bambini presenti con balli di gruppo e giro in calesse.

Ho avuto il piacere di partecipare a tutto questo per proporre ai bimbi un gioco natalizio grazie al quale hanno potuto conoscere i personaggi protagonisti dei miei libri e delle mie storie raccolte sul sito (www.silviastrocche.it). Parlando con i bambini, ho potuto constatare quanta passione e quanta speranza ci fosse nell’ attendere Santa Lucia. I genitori poi, mostravano interesse per le caratteristiche dei miei personaggi, natalizi e non, ripetendo ai bambini quanto fosse bello e importante essere curiosi, sperimentare, immaginare, inventare, immedesimarsi nei racconti e naturalmente leggere.

Ogni storia infatti, racchiude quel pizzico di magia che  rende la vita di tutti, grandi e piccini una vera festa, una bellezza unica e irripetibile. I racconti riescono proprio a creare quell’atmosfera che serve a rendere ogni momento spendibile, unico e ricco di valore.

Insieme al villaggio, abbiamo contribuito a sprigionare il bello intorno a noi, entrando nel vivo del Natale, quello dentro di noi, che parte in questo periodo ma che si manifesta tutto l’anno nei nostri comportamenti e nella nostra quotidianità.  Una vera riscoperta di emozioni e tradizioni più vive che mai grazie all’impegno, all’azione educativa e alla creatività di tutti.

 

La piccola Lucia

150 150 Silvia Ferrari

C’era una volta una bambina di nome Lucia molto simpatica, disponibile e carina con tutti i suoi amici. Nella classe che frequentava c’erano alcune bambine gelose perché lei sapeva essere davvero generosa e gentile con tutti, aiutava sempre chi era in difficoltà e incoraggiava gli altri con i suoi grandi sorrisi.

 Un giorno Lucia, stanca di sentirsi sempre presa in giro, aveva spiegato alle bimbe gelose che il suo nome racchiudeva una storia bellissima e che sicuramente avrebbe insegnato molte cose anche a loro. Le bambine però ridevano di Lucia e le dicevano: “Tu credi di essere la più bella e la più brava? Sei solo una piccola ficcanaso e noi non crediamo nella tua bontà”.

Lucia che non si dava per vinta facilmente, aveva iniziato a raccontare una storia molto interessante, di una ragazza che si chiamava come lei e aveva vissuto in passato nella città di Siracusa. Un ricco signore avrebbe voluto sposarla ma lei era fedele al cristianesimo e così aveva rifiutato, con grande dispiacere  dei suoi genitori. Da quel momento avevano iniziato in molti a perseguitarla fino a che Lucia aveva perso i suoi meravigliosi occhi.

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