Nella notte del 23 giugno, la più magica del solstizio d’estate, si prepara l’acqua di San Giovanni. In passato era considerata un rito propiziatorio unito a preghiere per evitare eventi negativi e fenomeni naturali come siccità e tempeste.
Si preparava raccogliendo erbe spontanee e fiori di campo, che venivano poi messi in una bacinella d’acqua e lasciati a macerare all’aperto per tutta la notte.
L’acqua profumata, aveva il potere di raccogliere la “rugiada degli Dei” e il mattino seguente la si usava per lavare viso e mani, come simbolo di rigenerazione, fortuna, amore, salute.
Anche oggi questa usanza continua e mantiene lo stesso significato di rinascita e rinnovamento, in Italia e in altri paesi.
