La piccola Lucia

La piccola Lucia

150 150 Silvia Ferrari

C’era una volta una bambina di nome Lucia molto simpatica, disponibile e carina con tutti i suoi amici. Nella classe che frequentava c’erano alcune bambine gelose perché lei sapeva essere davvero generosa e gentile con tutti, aiutava sempre chi era in difficoltà e incoraggiava gli altri con i suoi grandi sorrisi.

 Un giorno Lucia, stanca di sentirsi sempre presa in giro, aveva spiegato alle bimbe gelose che il suo nome racchiudeva una storia bellissima e che sicuramente avrebbe insegnato molte cose anche a loro. Le bambine però ridevano di Lucia e le dicevano: “Tu credi di essere la più bella e la più brava? Sei solo una piccola ficcanaso e noi non crediamo nella tua bontà”.

Lucia che non si dava per vinta facilmente, aveva iniziato a raccontare una storia molto interessante, di una ragazza che si chiamava come lei e aveva vissuto in passato nella città di Siracusa. Un ricco signore avrebbe voluto sposarla ma lei era fedele al cristianesimo e così aveva rifiutato, con grande dispiacere  dei suoi genitori. Da quel momento avevano iniziato in molti a perseguitarla fino a che Lucia aveva perso i suoi meravigliosi occhi.

La ragazza però, aveva continuato  la sua vita comportandosi in modo altruista e generoso, anche se non vedeva più nulla.

Dopo aver ascoltato la storia, le bimbe gelose erano scoppiate a ridere e Lucia aveva continuato il racconto dicendo che la notte del 13 dicembre, avrebbero potuto vedere la  Santa  arrivare dal cielo in groppa al suo asinello, per  regalare dolcetti e giocattoli a tutti i bimbi buoni.

Incredule ma curiose, le bimbe gelose avevano atteso con ansia quella notte e si erano riunite a casa di una di loro. Erano restate sveglie fino a tardi ma nessun asinello volante, quando all’improvviso avevano visto una luce dal cielo, si erano affacciate alla finestra e di fronte a loro si era fermata una donna con una luce in testa, era in groppa ad un asinello e sorrideva. Si trattava proprio di Santa Lucia che disse alle bimbe: “Non avete creduto alla mia storia ma esisto davvero! Passerò la notte a lasciare doni ai bimbi buoni, per voi invece qualche parola soltanto: imparate a riconoscere l’amore, l’amicizia, i sentimenti e gli affetti perché solo così sarete davvero felici”

Come per magia il giorno dopo le bimbe gelose si erano svegliate di buonumore e sembravano cambiate, diverse, con il cuore ricco di gioia e voglia di stare insieme alla loro compagna di classe Lucia.  A scuola le avevano chiesto scusa per aver riso di lei. Avevano iniziato a comportarsi meglio con la nuova amica e con gli altri bambini, riuscendo a rendere più gioiose e solari  le giornate di molti.

Ancora oggi, nella notte del 13 dicembre, guardando il cielo, è possibile vedere la luce della Santa, che porta a tutti i bimbi la  magia e rende quella notte la più bella che ci sia.

 

Silvia Ferrari

Insegnante, pedagogista e autrice

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